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1. |
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Vita, quanto puoi durare
sogno, frazione di secondo
costo del tuo ricercare
perder la strada per tornare
L’oscurità
nel silenzio sa
ti avvolgerà
tepore e dignità
Si dice che il sogno, è frazione di un secondo
dimmi allora perché l'incubo dura di più
A forza di scappare non so più camminare
dimmi allora se in questa foresta devo restar
Da quel buio mattino
la bomba oscura il sole
niente luce per poter distinguere
l’eco che mi guida a te
Vita, quanto puoi durare
sogno, frazione di secondo
costo del tuo ricercare
perder la strada per tornare
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2. |
Foresta II - La bestia
05:01
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Voce nel buio
ha un giorno in più
la bestia deciderà chi sei
il ventre vibra l’urlo della furia
negli occhi la richiesta di un perché
guardami ora, guardami
padre
guardami ora, Vera
non sono più il ragazzo
che giocava con te
coglierti
con mani sporche
tra alberi l’odore
di morte
guardami ora, madre
guardami
padre
volti sicuri senza pietà
la bestia non vi perdonerà
le fauci vibran l’urlo della furia
nel cuore il liberarsi dai perché
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3. |
(tema)
01:37
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L’oscurità
nel silenzio sa
ti avvolgerà
quando finirà
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4. |
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Ogni tanto ritorno a vedere
le scie di sangue nei boschi dell'est
lì non c'era motivo di odiare
ma forse il bisogno si
Tutti quei miei idioti silenzi
Ti giuro non dovrai sentirli più
Ora basta ti lascio da sola
e vado a inventarmi una colpa
Nel buio di domani l'incoscienza dell'oggi
un continuo procrastinare
che finisce col perdersi
Poca luce dalla luna
non riesco a riconoscermi
chiedo alla bestia se sono ancora io
nessuno è più lo stesso
quando incontra il suo riflesso
Lode all’uomo senza storia
custode, essenza del presente
sparisce senza ricordo
per lasciare di più
L'idea che hai di te ti migliora
L'idea che hai di te ti annebbia
Cerca l'arte del bilanciamento - my love
Cerca l'arte del bilanciamento – my love
L'ultimo crepuscolo, rompo il ciclo del cambiamento.
Mentre le stagioni ruoteranno
percorrerò il misterioso sentiero
dove si migliora senza cambiare
dove il giusto è un apriori e non un ideale.
dopo il secolo del nichilismo comincia l'eone dell'assenza
ma aleggio come senza peso, sapendoti vicina a me
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5. |
Veti e Culti
04:16
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Io tra la luce e te nero satellite
maestra di equilibrio
pronta a farmi cadere
celata tra veti e culti
io tra la luce e te ombra stai
solo con chi con chi vive
oscura e presente
contraria e uguale
linea di radiazione
demonio della psiche
indispensabile
e quando al crepuscolo
invecchi come me
rimpiango scompensi lontani del
proibire, rinunciare, rinnegare istinti
di un mondo obsoleto
come me
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6. |
Ohm
03:58
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Ritornerà evitica
L’ umanità
Sola a metà
E arriverà, archetipo
Di realtà,
La rinascita
Un volto ad est segnato dal
vento di Lhasa
Si salverà
E rimarrà sua eredità
la vita agra
Per chi verrà
Uomini donne figli
Meticci segni
erranti zingari
ceneri avvolte in sciami di parole
Ciò che non cambia io canto
nuvola, cima e gambo
sguardo dono rovina
acqua che tracima
tempeste e onde
grido di uomo e vanto
sognerai affranto
ciò che non sarà (sarai)
mai
mai
mai
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7. |
Polvere
06:14
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8. |
Piombo
02:41
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La vita intorno muore
sembra quasi un gioco
Sangue di padri e figli
eppur senza uno scopo
Due righe nere sotto gli occhi
cuore in rivolta scaglia una pietra
Radici spezzate
occhi al cielo, il sogno morirà
La razza insegna all’odio
come fare un torto
non cambia a Visegrad
se nasci o sei già morto
colpi d’accetta alle radici
tombe distrutte, stupri seriali
sangue macchiato che condanna
una vita senza nome
Dolce ingenuità
hai già provato a riempire quel vuoto?
Un canto che cancella
fumi e nubi tossiche e echi industriali
Dolce ingenuità
hai già capito dove abiterai?
Non si può più stare qui
Non si può più stare qui
Non si può più stare qui
Non si può più stare qui
Non si può più stare
Non si può più stare
Qui
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9. |
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La tempesta che porta via
è passata di qua
quando l’ultimo se ne andrà
Non resta che suonare un blues
Il lavoro che spazza via
Sogni e felicità
quanto ancora mi rimarrà
ma ancora rimane un perché
Il rimpianto e il rimorso di
Sguardi e complicità
quando l’ultima se ne andrà
domanderò ancora un perché
esser grato per ciò che fu
è un rimpianto in più
non lo so, mi ostinerò
a chiedermi come mai
Nel silenzio della città
mi tiro ancora su quanto ancora mi rimarrà
Per andare lontano da qui
Ed ancora una volta si riprenderà
il ciclo perpetuo nella sua inarrestabile accelerazione
dell’infinito carnaio di anime e persone
il mondo riprende il giro della sua indifferenza
senza ascoltare il tonfo della mia anima sorda
Il mio pensiero di trame contorte
Voi presenti potete sentire?
lo potete capire?
La tempesta che porta via
è passata di qua
quando l’ultimo se ne andrà
non resta che suonare un blues
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Le Pietre Dei Giganti Florence, Italy
Le Pietre Dei Giganti (LPDG) is an alternative rock band from Firenze, Italy.
Their sound include psychedelic
suggestions and borrow elements from the Italian prog-scene of the 70s. The new release, VETI e CUlti, incorporates different rhythmic elements, through the use of tribal grooves, sampling and electronics.
Veti e culti has been praised as one of the best Italian rock album of the year.
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